ICI
L’ICI è un’imposta diretta che colpisce il patrimonio immobiliare dei cittadini. Il presupposto di applicazione consiste nel possesso di fabbricati ed aree fabbricabili (nella Provincia Autonoma di Trento i terreni agricoli sono esenti) indipendentemente dall’uso degli stessi. I soggetti passivi sono rappresentati dai proprietari di beni immobili ovvero dai titolari di diritti reali sugli stessi (ad esempio: usufrutto, uso, abitazione). Il soggetto attivo è rappresentato dal comune ove è ubicato il bene immobile. La base imponibile è costituita dal valore del bene che, nel caso di fabbricati coincide quasi sempre con la rendita catastale, mentre nel caso dei terreni edificabili consiste nel valore venale in comune commercio al primo gennaio dell’anno di riferimento. L’ICI è un’imposta periodica, cioè va versata, per ogni singola annualità, con le modalità e nei termini stabiliti dalla legge ed eventualmente modificati da ogni singolo comune con norma regolamentare.
A partire dal 2008, è stata introdotta un’esenzione generalizzata sull’abitazione principale intesa, in linea di principio, come quella nella quale il soggetto proprietario stabilisce la sua dimora abituale e, generalmente, anche la residenza. Il calcolo dell’ICI parte dalla base imponibile (aumentata del 5 % in caso di rendite catastali) da moltiplicarsi per coefficienti determinati per legge e diversi a seconda della tipologia di fabbricato, a cui poi si applicano le aliquote determinate dai singoli comuni entro limiti fisati per legge.
IMU
A partire dal 2012 l’ICI è stata sostituita dall’imposta municipale propria (IMU). La struttura dell’imposta non si differenzia sostanzialmente da quella dell’ICI per quanto attiene soggetti attivi, passivi e determinazione della base imponibile. Si riscontrano però alcune differenze. E’ stata eliminata l’esenzione generalizzata per l’abitazione principale che ora è soggetta ad IMU, ancorché con un’aliquota ridotta e una detrazione d’imposta. Sono stati aumentati i coefficienti moltiplicativi della rendita catastale (aumentata del 5%) per le fattispecie d’imposta e sono stati fissati limiti di legge per le aliquote più stringenti rispetto all’ICI in modo da prevedere un aumento sostanzialmente generalizzato delle stesse. Per quanto attiene il 2012, inoltre, è stata previsto un obbligo di destinare allo stato una quota del gettito ricavato dall’imposizione IMU.