Nella definizione di “tariffe idriche” vanno ricomprese tre tipologie di entrata.
ACQUEDOTTO
La tariffa relativa all’acquedotto è stabilita a copertura di tutti i costi sostenuti dal comune per l’erogazione ai cittadini della risorsa idrica. E’ suddivisa in una parte fissa, a remunerazione dei costi fissi associati al sistema di erogazione dell’acqua, e in una parte variabile, a remunerazione dei costi dipendenti dalla risorsa idrica erogata. La parte variabile della tariffa acquedotto è commisurata ai consumi rilevati mediante contatore. I consumi sono suddivisi in scaglioni ai quali è applicata una tariffa crescente in modo da utilizzare la leva tariffaria per scoraggiare i consumi più alti rendendo la tariffa progressiva. I comuni possono definire varie tipologie di utilizzo dell’acqua; in ogni caso devono essere stabilite almeno due tipologie di utilizzo: quella domestica e quella non domestica. Per i consumi di natura domestica può essere stabilita una tariffa agevolata relativamente ai consumi più bassi (primo scaglione) in modo da tutelare i cosiddetti consumi essenziali della risorsa idrica. Il modello tariffario al quale ogni comune deve conformare il proprio apparato tariffario è contenuto della deliberazione della Giunta provinciale n. 2437 del 9 novembre 2007.
FOGNATURA
La tariffa relativa alla fognatura è stabilita a remunerazione di tutti i costi del servizio di allontanamento dei reflui scaricati. E’ suddivisa in una parte fissa, a remunerazione dei costi fissi associati al sistema di allontanamento dei reflui, ed in una parte variabile, a remunerazione dei costi dipendenti dalla quantità di refluo scaricata. La parte variabile della tariffa di fognatura è commisurata, per le utenze di tipo civile, in base all’acqua consumata secondo quanto rilevato dai contatori. Per le utenze produttive, oltre che sulla base dell’acqua consumata, la tariffa è modulata anche sulla base di coefficienti, che agiscono sulla parte fissa e che tengono conto della quantità di elementi inquinanti specifici contenuti nel refluo conferito in fognatura. Il modello tariffario al quale ogni comune deve conformare il proprio apparato tariffario è contenuto della deliberazione n. 2436 del 9 novembre 2007.
DEPURAZIONE
La tariffa di depurazione è stabilita dalla Provincia Autonoma di Trento a remunerazione del servizio di depurazione dei reflui ed è commisurata, in linea di principio, alla quantità di acqua consumata misurata dai contatori. Per quanto riguarda le utenze produttive è previsto un algoritmo di calcolo che permette al singolo utente di effettuare analisi del refluo al fine di misurare puntualmente il grado di inquinamento e “personalizzare” quindi il pagamento della tariffa in questione. La tariffa di depurazione è determinata dalla Provincia Autonoma di Trento con deliberazione della Giunta, è applicata e riscossa dai singoli comuni che provvedono poi a girarla alla Provincia stessa.